Blog

  • quello che il commercialista non fa

    quello che il commercialista non fa

    La gestione di un salone di bellezza è molto complessa perchè oggi non si può più improvvisare una attività che non si basa esclusivamente sulle capacità tecniche del parrucchiere, ma su tanti aspetti che toccano il successo di ogni salone: dall’ottimizzazione dei costi, al controllo di gestione, alla produttività dei collaboratori, al marketing e alla formazione su temi quali vendita, comunicazione, leadership.
    A livello fiscale il tuo commercialista sicuramente fa le cose base: ti chiede le fatture, i corrispettivi, e poi prima delle scadenze ti fornisce il modello f24 (ti comunica le imposte da versare) e poi esegue per tuo conto il versamento all’agenzia entrate. Spesso succede che verso questo periodo cominciano i problemi; dobbiamo aumentare le entrate perchè non siamo congrui e coerenti e per qualcuno questo suggerimento arriva addirittura solo verso novembre o dicembre quando è ormai troppo tardi.
    Ti faccio una domanda: lo sai quale è fiscalmente l’aspetto più importante e pericoloso per te ? si chiama magazzino. I controlli fiscali seri si basano proprio sul controllo delle rimanenze in relazionecrescita2 agli acquisti fatti e a quante ricevute sono state emesse. Se c’è un disequilibrio tra quantità per esempio di colori presenti in magazzino e quanti dovrebbero esserci, beh, li arrivano sanzioni davvero importanti tanto a volte di mettere il salone in serie difficoltà. Il tuo commercialista come ti fa compilare il magazzino ? Sicuramente ti dice.. dammi il magazzino che lo metto in contabilità. Ma quale è il criterio per la determinazione del prezzo utilizzato per ciascun prodotto ? la media ponderata ? il lifo ? il fifo ? Sono tre criteri che per legge devono essere utilizzati per garantire la veridicità e la correttezza di un magazzino. Hai mai compilato un inventario rispettando queste regole ? Oltre a questo c’è molto alto da dire sul magazzino che potrei davvero farti capire quanto è importante questo aspetto per ciascun salone. Altro importante servizio che il tuo commercialista forse non ti fornisce è relativo al controllo di gestione trimestrale. Ad inizio anno si deve redigere un bilancio preventivo basato sull’anno precedente e sulle prospettive di crescita del salone per l’anno in corso. Su questo budget che riguarda sia i ricavi, ma anche i costi, si crea una traccia che ogni nostro cliente segue per arrivare a fine anno senza problemi legati agli studi di settore e senza andare a pagare imposte davvero pesanti a luglio in sede di dichiarazione dei redditi. Altro aspetto importante: la produttività dei collaboratori. Il tuo commercialista calcola la redditività prodotta da ciascun addetto ? ti aiuta a far produrre di più il tuo salone potenzia
    ndo le capacità di proposta e di leadership di ciascun addetto ? noi lavoriamo anche da questo punto di vista perchè ? perchè siamo esperti del settore, i nostri clienti sono proprio e solo parrucchieri come te. Non abbiamo altre attività in gestione se non quella dei saloni di bellezza. Ci sono tantissime altre cose che dovrebbero farti riflettere sulla bontà di avere un servizio personalizzato e specializzato per una attività come la tua. Se vuoi posso parlartene di persona e farti un preventivo per capire anche che a livello economico con noi risparmi pure. Se vuoi avere altre informazioni chiamaci entro il 30 settembre al numero 075.927.63.57 o mandaci una mail con un tuo recapito a info@gestionesalone.it . Rimarrai stupito di quanto importante può diventare per la tua crescita economica e per la gestione ottimale del tuo salone i nostri servizi per te, tra l’altro, ad un prezzo che davvero ti stupirà. Chiamaci adesso. Saperlo diventerà determinante per il futuro economico del tuo salone. Buon lavoro. Angelo Baldinelli.

  • la piega da sola ti fa perdere

    la piega da sola ti fa perdere

    Questa che vedi nella foto potrebbe essere l’espressione che potresti fare se dai tuoi dati leggessi che…. la piega da sola non basta a farti guadagnare.
    Sembra scontato ma adesso ti dirò anche matematicamente perchè ti dovresti preoccupare se hai pochi servizi che accompagnano la piega.
    Partendo dal presupposto che la piega è svolta in salone da un tuo collaboratore che ha acquisito la qualifica di operaio, il costo per la mano d’opera si aggira a circa 0.19 centesimi di euro al minuto. Se questo operaio è veloce e riesce a svilupparti una piega ogni 15 minuti, allora sei fortunato perchè riesci a guadagnarci qualcosa. Spesso ci sono operai che impiegano circa 30 minuti per fare una piega. Se ipotizziamo questo caso, il costo della mano d’opera arriva ad euro 5.70. A questo costo ci devi aggiungere i costi generali della stru

    Hairs on face

    ttura (luce, acqua, gas, affitto, mutuo, commercialista ecc) che abbiamo calcolato essere pari ad un coefficiente di 2.80. Quindi devi moltiplicare il costo della mano d’opera per i costi generali (5.70 x 2.80); questa moltiplicazione ti da un costo complessivo per la piega di euro 15.96. Se ci aggiungi un po’ di costo dello shampoo normale (diciamo 0.30 centesimi di euro) che di solito non fai pagare, arriviamo a euro 16.26. Quanto è il prezzo della tua piega in salone ? Mettiamo che il prezzo sia 16 euro. Ti ricordo che nei 16 euro c’è compresa l’iva che devi scorporare. Per cui 16 lo devi dividere per 1,21 (dal 17 settembre come saprai l’iva è passata al 21%) e avrai un incasso netto di euro 13.22. Come vedi subisci una perdita di euro 3.04 per ogni piega fatta dal tuo operaio.  Se hai un operaio più veloce e quindi il tempo per una piega si riduce (ad esempio 20 minuti), questa ti costerà 10.64.  A questo si aggiunge 0.30 euro dello shampoo e si arriva a 10.94. In questo caso hai un guadagno minimo di euro  2.28 euro sul quale poi ci pagherai le tasse e quindi anche con una velocità di 20 minuti a piega quello che ti rimane è davvero poco. Ora che hai riflettuto, saprai anche come comportarti vero ? Buon lavoro e ricordati sempre che un consulente di solito è utile per crescere. Alla prossima.

  • come vendere di più in salone

    come vendere di più in salone

    Dopo oltre 17 anni che giro per i saloni e faccio consulenza ai parrucchieri, il problema che il 99.9% dei saloni hanno è proprio quello di proporre servizi e prodotti ai propri clienti. I titolari si lamentaformazione1no spesso perchè i propri collaboratori non riescono a “guadagnarsi lo stipendio” perchè non fanno nulla per consigliare un prodotto o vendere un servizio. Perchè è tanto difficile vendere ? PROPRIO PERCHE’ prima di tutto si usa il verbo “vendere”. In Italia purtroppo esiste una convinzione limitante legata alla vendita, quando invece è l’attività più entusiasmante e ricca di soddisfazioni che ognuno dovrebbe vivere almeno una volta nella vita. Siccome per molti comunque vendere significa “appioppare” qualcosa a qualcuno, io consiglio ai titolari di sostituire “vendere” con “consigliare”. Metaforicamente, noi non dobbiamo pensare di essere dei farmacisti che vendono farmaci, ma medici che consigliano nella ricetta di comprare farmaci. Questo significa che non dobbiamo pensare al prodotto e conoscerlo come un esperto chimico, ma dobbiamo sollevare eventuali problematiche cutanee del cliente o stimolarlo a vedersi con un look diverso. Cambiato l’approccio linguistico da vendita a consiglio, dobbiamo ora capire come si propone un consiglio. Il miglior modo per farlo è attraverso una “domanda nascosta”. Facciamo l’esempio dove una cliente è venuta in salone per una piega. Mentre si sta facendo il lavaggio, un bravo collaboratore lancia un sasso nello stagno e domanda in modo indiretto alla cliente:” mi chiedo se riesci ad immaginare quanto ti starebbe bene un colore più vivace… più.. (e quello che vuole lui…)”. La domanda nascosta inizia per “mi sto chiedendo se..”.. “non so se riesci a….”. E’ un approccio ipnotico che induce la cliente in una piccola trance (penserà a ciò che il bravo collaboratore ha detto) e a decidere positivamente alla sua proposta. Anche la domanda diretta produce un effetto dirompente sulla cliente. Facciamo l’es. Sei al lavaggio e vuoi vendere un trattamento e un prodotto anti forfora. La domanda da fare potrebbe essere: “Ti capita ultimamente di mangiare di corsa o comunque hai una vita un po’ più frenetica del solito? ” Qualunque sia la risposta (si o no),tu poi aggiungerai..-“Te l’ho domandato perchè noto oggi una maggiore presenza di forfora sulla cute…” Ora silenzio.. Se la cliente ti chiede “Cosa posso fare?” allora non farai altro che parlare del trattamento specifico e poi del prodotto per la continuazione a casa… Se non te lo chiede, sarai tu a dire:”sarebbe opportuno l’utilizzo di un trattamento specifico.. lo vuoi fare vero
    ?” Quasi sicuramente la cliente dirà di si (altra induzione.. lo vuoi fare vero?). Se invece dirà no, non importa, in quanto comunque nella sua testa girerà un’idea.. “ho la forfora” e magari la prossima volta sarà lei a chiedertelo. Come vedi, non dobbiamo diventare bravi conoscitori del prodotto, ma bravi nel far nascere il bisogno al cliente; bravi medici, più che bravi farmacisti. Noi siamo anni che lavoriamo per fornire corsi di comunicazione ad hoc per parrucchieri che vogliono essere capaci di persuadere attraverso tecniche eccellenti che hanno anche una valenza ipnotica. Noi riteniamo che riuscire a proporre significa semplicemente garantire a te e al tuo team un lavoro negli anni. I tuoi figli e i figli dei tuoi collaboratori ti ringraziano per questo grande risultato. Spero di vederti un giorno in uno dei nostri corsi. Buon lavoro.

    dott. Angelo Baldinelli – Ceo Alter Ego Consulting Srl